Cardo Mariano
Il Cardo Mariano, un rimedio naturale per il fegato ed i flussi biliari
Il Cardo Mariano é una pianta erbacea biennale. Nel primo anno si forma la rosetta basale di foglie, nel secondo si sviluppano i fiori che possono arrivare ad un’altezza di 1,5 m. Frutti: si tratta di acheni ovali, appiattiti in senso laterale. Sono di colore marrone scuro ed sono avvolti da un pappo breve con setole biancastre.
Nome Botanico: Silybum marianum
Sinonimi: Carduus marianum L.
Nomi Internazionali: (Eng) Milk-thistle; (Fra) Chardon marie; (Ger) Mariendistel; (Spa) Cardo mariano
Etimologia: Secondo la storia popolare, le macchie biancastre sulle foglie sarebbero rimaste dalle gocce di latte cadute dal seno di Maria durante la fuga in Egitto, da cui il nome “mariano”.
Famiglia: Asteraceae
Origini: E’ una pianta diffusa nell’area mediterranea e principalmente al Sud e al Centro.
Parti usate: Frutti (semi)
Tempo balsamico: Luglio, agosto.
Profilo fitochimico: Flavolignani: silimarina, silibina, silidianina, silicristina; lipidi ad alta concentrazione di acidi grassi insaturi: acido linoleico, oleico, palmitico; tocoferolo, steroli ed olio essenziale; proteine, tiramina, mucillagini; flavonoidi: apigenina, kemferolo, quercetolo, tannini catechici; sitosterolo, acido fumarico, triterpene acetato, poliacetileni.
Forme Farmaceutiche: Erba taglio tisana; Estratto secco standardizzato al 70% in silimarina; Estratto Fluido; Tintura Madre.
Uso Terapeutico: Le principali caratteristiche del fitocomplesso del Cardo mariano sono: Epatoprotettrice; depurativa e disintossicante; digestiva. La silimarina ha una forte attività protettiva del fegato.
Meccanismo d’Azione: La silimarina mostra essenzialmente tre attività: è in grado di
stabilizzare le membrane cellulari delle cellule epatiche rendendo più difficile alle sostanze
tossiche penetrarvi, ha un’importante attività protettiva nei confronti dei radicali liberi ed
infine stimola la sintesi proteica nelle cellule epatiche favorendone la rigenerazione.
Dosaggio: Si utilizza circa un cucchiaino di droga per ogni tazza di acqua e se ne
possono bere fino a quattro tazze al giorno, prima dei pasti principali. La tintura madre di
cardo mariano si assume invece diluendone 30-40 gocce in poca acqua, da una a tre volte
al giorno sempre prima dei pasti.
Controindicazioni: In gravidanza e allattamento; al di sotto dei 18 anni; ipersensibilità o allergie verso uno o più componenti; periodo pre-operatorio. Non assumere in caso di
ipertensione. La silimarina potrebbe aumentare l’eliminazione di estrogeni, per questo non
dovrebbe essere assunta da donne che prendono contraccettivi orali o in terapia
sostitutiva (TOS).
Avvertenze: In alcuni casi si è evidenziato lieve effetto lassativo. Usare con prudenza in
caso di calcolosi biliare o ostruzione delle vie biliari.
Riferimenti F.U.: Estratto secco titolato in silimarina min.1,0%.
Claim DM 10/08/2018: Come protettore e tonico del fegato. Antiepatotossico-depurativo. Digestivo.
Associazioni: Carciofo, Boldo, Tarassaco e Bardana.
Interazioni con Farmaci: La tiramina contenuta nel Cardo mariano può interagire con i farmaci antidepressivi inibitori delle monoaminossidasi e può anche aumentare la pressione arteriosa, pertanto va usato con cautela dai soggetti ipertesi o che assumono antidepressivi cosiddetti IMAO.