ESCOLZIA

escolzia

ESCOLZIA

ESCOLZIA, dalla CALIFORNIA il PAPAVERO per un sonno tranquillo

L’escolzia è una pianta annuale o perenne, blu-verde, alta 30-60 cm. Poche foglie basali pinnatifide, verde brillante; fusto senza foglie con fiore giallo arancio, solitari, ascellari. Diametro 2.5-4 cm con ricettacolo a coppa. Sepali fusi. Quattro petali crenati, arancio rossi alla base, formano un piatto. Il frutto è una capsula oblunga, 4-6 cm.

PROFILO BOTANICO

Nome Botanico: Eschscholtzia californica Chamisson

Sinonimi: Papavero californiano, Papavero di California.

Nomi Internazionali: Inglese California poppy, Eschscholtzia; Francese Pavot de Californie; Germania Kalifornischer Mohn; Spagna Amapola de California.

Etimologia: L’escolzia fu individuata per  prima volta nei dintorni di San Francisco (California) da Adalberto Chamisso che dedicò la scoperta al capo della spedizione scientifica J.F. Eschscholtz, entomologo e botanico russo.

Curiosità: Per la sua origine è da molti anni riconosciuta come fiore ufficiale simbolo che viene festeggiato durante il Californian Poppy Day, il 6 Aprile, periodo durante il quale avviene la fioritura.

Famiglia: Papaveraceae

Origini: proveniente dall’America settentrionale, venne introdotta in Europa solo nel diciottesimo secolo, dal botanico Eschcholtz.

Habitat: La escolzia californica non necessita di un tipo particolare di terreno, potendo crescere bene in ogni tipo di substrato.

PROFILO FARMACOLOGICO

Parti usate: Parte aerea (foglie e fiori) e i semi.

Tempo balsamico: Giugno, Luglio.

Profilo fitochimico: Alcaloidi totali 0,5%: alcaloidi benzil-isochinolici: escholinina; alcaloidi pavinici: escholtzina, californidina; alcaloidi aporfinici: laurotetanina, lauroscholtzina, glaucina; alcaloidi protoberberinici: berberina, coptisina; (alcaloidi protopinici: protopina, criptopina; alcaloidi benzofenantridinici: sanguinarina, chelidonina, cheleretrina; Fitosteroli; Carotenoidi; Flavonoidi (rutina).

Forme Farmaceutiche: tisane, TM; ES

Profilo farmacologico: L’escolzia è utilizzata per le sue proprietà sedative ed ipnoinducenti, nella cura dell’insonnia e del sonno disturbato come ripetuti risvegli notturni, difficoltà a riaddormentarsi, crampi notturni.

Meccanismo d’Azione: Si ipotizza una modulazione dell’attività del recettore-canale GABA-A. Alcuni alcaloidi, come la protropina, presenta una elevata affinità ai recettori della serotonina.

Dosaggio: TM 50gtt due volte al giorno; ES da 300 a 600 mg al dì in unica somministrazione 30 minuti prima di andare a letto.

Controindicazioni: ipersensibilià accertara verso uno o più componenti.

Avvertenze: Se ne sconsiglia l’uso in gravidanza ed allattamento, in via precauzionale.

Riferimenti F.U.: F.U.I. Xed

Claim DM 10/08/2018: Herba: Rilassamento (sonno; in caso di stress).

Associazioni: Valeriana; Passiflora

Interazioni con Farmaci: può potenziare l’effetto degli antidepressivi I-MAO. Gli infusi e le tinture possono potenziare l’effetto ipnotico dei barbiturici o altri sedativi del sistema nervoso.

Bibliografia:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/7710431/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9933948/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26509084/

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