FINOCCHIO

finocchio

FINOCCHIO

IL FINOCCHIO, FOENICULUM VULGARE, PER I GONFIORI ADDOMINALI 

Il FINOCCHIO è una pianta erbacea caratterizzata da un fusto eretto e ramificato. Può superare 1,5mt di altezza, predilige luoghi asciutti e soleggiati. Le foglie hanno forma bi e tri-pennate, con lobi filiformi. Attaccate al fusto attraverso una guaina. I fiori sono piccoli e di colore giallo/verde, riuniti in ombrelle apicali. La loro fioritura avviene in estate. I frutti hanno un colore verde scuro e caratterizzati da scanalature longitudinali.

PROFILO BOTANICO

Nome Botanico: Foeniculum vulgare

Sinonimi: finocchio selvatico, finocchietto

Nomi Internazionali: Inglese Fennel; Francese Fenouil; Tedesco Fenchel; Spagnolo Hinojo.

Etimologia: Foeniculum vulgare deriva da foenum = fieno, per la sottigliezza delle foglie dall’intenso odore aromatico mentre il termine vulgare = comune sta a significare che la pianta è abbastanza diffusa per distinguerla da altre specie della stessa famiglia ma più rare.

Curiosità: L’espressione “lasciarsi infinocchiare”, nel senso di “truffare, imbrogliare” proviene dall’utilizzo del finocchio come antipasto per ingannare il gusto del cliente nei confronti di un vino di scarsa qualità o di utilizzarne i semi per alterare il gusto del vino imbottigliato.

Famiglia: Ombrellifere

Origini: Originaria dell’Asia Minore, ma oggi è molto diffusa in tutta l’Europa e nelle zone a clima temperato

Habitat: La pianta del Finocchio predilige aree soleggiate ed incolte; si trova anche nelle zone erbose, ai piedi dei muretti a secco e sui margini delle stradelle di campagna.

PROFILO FARMACOLOGICO

Parti usate: Frutti maturi (semi).

Tempo balsamico: La raccolta dei frutti avviene in agosto e settembre.

Profilo fitochimico: Contiene non meno di 20ml/kg di olio esenziale. L’olio essenziale contiene circa 87 composti voatili, i più rappresentati sono: transanetolo, fencone, estragolo, para-anisaldeide e α-fellandrene, Flavonoidi (kemferolo, quercetina), Acido p-idrossicinnamico, acido clorogenico, acido caffeico.

Forme farmaceutiche: Finocchio semi TT; Finocchio EF; Finocchio ES 1% (Olio Essenziale); Finocchio OE; Finocchio EG; Finocchio TM.

Profilo farmacologico: E’ una pianta con molti impieghi: digestiva, carminativa grazie alla capacità di impedire alcuni tipi di fermentazione a livello del grosso intestino, galattogena favorisce la produzione del latte materno, spasmolitica a livello gastrico e intestinale, antisettica intestinale.

Meccanismo d’Azione: come antiossidante il Foeniculum vulgare è conosciuto come un’ottima fonte di antiossidanti naturali (Shahat et al., 2011) ed è stato confermato negli anni che il finocchio selvatico mostra un’attività di scavenging grazie al contenuto fenolico e flavonoide più elevato rispetto ad altri vegetali. I composti fenolici dei questa pianta, tra cui acido caffeoilchinonico, acido rosmarinico, eriodictiol-7-rutinoside, quercetina e kaempferolo, hanno mostrato attività antiossidanti rilevanti (Parejo et al., 2004).

Antimicrobico: è stato utilizzato come rimedio per la cura di numerosi disturbi infettivi di origine batterica, fungina, virale e micobatterica. Diversi studi sono stati condotti in passato per convalidarne il potenziale antimicrobico, antimicobatterico e antivirale.

Dosaggio: Nella somministrazione come infuso, nell’adulto, prevede una dose di 5/7g di frutti contusi.

Controindicazioni: Ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.

Avvertenze: Le persone con nota sensibilità all’Anetolo devono evitare l’utilizzo del Finocchio.

Riferimenti FU: Farmacopea Europea 9°ed.

Claim DM 10/08/2018: Funzione Digestiva. Regolare motilità gastrointestinale ed eliminazione dei gas. Drenaggio dei liquidi corporei. Contrasto dei disturbi del ciclo mestruale. Fluidità delle secrezioni bronchiali.

Interazioni con Farmaci: L’estratto secco di finocchio sembra ridurre l’efficacia di alcuni antibiotici come la ciprofloxacina.

Condividi questo post