FRANGOLA
Dalla FRANGULA un aiuto alla peristalsi intestinale
La FRANGULA é un arbusto spontaneo e cespuglioso alto da due a cinque metri che cresce nelle aree boscose e umide. Le foglie sono alterne, talvolta opposte alla base dei rami. Picciolate 1-2 cm, di forma elittico-obovate ed apice acuto, margine intero e lievemente dentato. La superficie é glabra, a volte pelosa sulle nervature della superficie inferiore. Il Frutto è una drupa tonda, dapprima porpora-viola fino a diventare nera a maturità. Nella polpa della drupa si trovano 3 noccioli, ciascuno contenente un seme. I Fiori si presentano in gruppi da 2-10 a livello dell’ascella delle foglie. Il peduncolo è di circa 1 cm. Caratterizzati da 5 sepali triangolari, 5 petali più piccoli di colore bianco-verdino.
PROFILO BOTANICO
Nome Botanico: Rhamnus frangula L.
Sinonimi: Frangula alnus Mill.
Nomi Internazionali: Inglese: Alder buckthorn; Francese: Bourdaine; Tedesco: Faulbaum; Spagnolo: Arraclán
Etimologia: “Rhamnus” potrebbe derivare dal termine celtico “Ram” = “Spino” in quanto la varietà più conosciuta è provvista di spine (Rhamnus cathartica L.), oppure dal greco “Ramnous” in riferimento alla dea Nemesi, chiamata anche “Ramnousis”. Mentre “Frangula” sembra derivare dal latino “Frangere” ovvero “Rompere”, riferito alla fragilità dei rami.
Curiosità: Usata nel XII secolo per purificare il corpo (Umberto Nardi) Introdotta in Italia nel XIII secolo, Rhamnus spp. (grani di Avignone) utilizzati (anno 849) dal Califfo Al Mutawakkil per colorare il mantello e il copricapo giallo che evidenziava gli Ebrei ed i Cristiani dalla popolazione Musulmana.
Famiglia: Ramnacee
Origini: Origini in Europa, in Asia centrale e in Africa settentrionale
Habitat: Ramnus frangula predilige i terreni umidi, èdiffusa in particolare nel Nord Italia, dal mare alla zona montana.
PROFILO FARMACOLOGICO
Parti usate: Corteccia
Tempo Balsamico: La corteccia viene raccolta in primavera.
Princiti attivi: Glucosidi di antrachinone, tra i quali frangulina, frangulaemodina, frangularoside, acido crisofanico, un’isoemodina, flavonoidi, inoltre acido tannico, principi amari, mucillaggine, tracce di resine, un enzima quale rammnodiastasi.
Forme Farmaceutiche: Frangola corteccia TT; TM; MG; EF, ES Frangula 8% glucofrangulina.
Uso Terapeutico: Nota per l’attività lassativa, dovuta a sostanze antrachinoniche, contenute nella corteccia, che agisce principalmente a livello dell’intestino crasso stimolandone la peristalsi e l’ampiezza dei movimenti.
Meccanismo d’azione: I principii attivi della frangola, i glicosidi antrachinonici, stimolano la peristalsi intestinale. Questi principi attivi sono poco assorbiti a livello dello stomaco e nel primo tratto dell’intestino, mentre nell’intestino crasso vengono metabolizzati diventando biologicamente attivi, grazie alla capacità della flora batterica di trasformarli in antroni, responsabili della proprietà lassativa della pianta . I glicosidi infatti manifestano la loro attività solo dopo che i batteri della nostra flora li hanno idrolizzati liberando gli agliconi e trasformando questi nella forma attiva, gli antroni.
Ciò spiega il periodo di tempo, che passa tra l’assunzione dell’estratto e il manifestarsi dell’azione purgativa, che può essere anche di 12-16 ore. Gli antrachinoni riducono anche il riassorbimento dell’acqua, del sodio, del cloro da parte della mucosa intestinale, permettendo una maggiore idratazione della massa fecale e quindi del volume e della morbidezza delle feci stesse.
Il principio attivo della frangola è la frangulina, importante sostanza nella cura della stitichezza occasionale o cronica. A differenza di numerosi altri lassativi naturali o artificiali, la corteccia di frangola ha il dono di ridare il tono alle fibre muscolari dell’intestino, stimolando la peristalsi in modo dolce.
Dosaggio: Adulti e bambini al di sopra dei 12 anni: preparazioni equivalenti a 20-30 mg di glucofranguline al giorno calcolate come glucofrangulina A.
Controindicazioni: se ne sconsiglia l’uso prolungato, perché può provocare la sindrome da intestino pigro cioè assuefazione ai principi lassativi con conseguente incapacità di muovere le feci in assenza di stimolazione chimica esterna. In sovradosaggio causa diarrea con dolori addominali e perdita di liquidi e potassio.
I prearati di frangola devono essere usati solo negli adulti e negli adolescenti di età superiore a 12 anni.
È controindicata in gravidanza, nell’allattamento, nella diverticolosi intestinale, in pazienti con occlusione o subocclusione intestinale, in pazienti affetti da fistole perianali.
Avvertenze: L’uso della Rhamnus frangula, come di tutti i lassativi, non deve essere protratto. E’ controindicato l’utilizzo in gravidanza e durante l’allattamento, anche in bambini con età inferiore ai 10-12 anni
Riferimenti FU: Ph Eur. 9°ed.
Claim DM 10/08/2018: Regolarità del transito intestinale. Funzione digestiva.
Associazioni: Rabarbaro, Senna, Cascara
Interazioni con Farmaci: La frangola può interagire con farmaci per il cuore, come antiaritmici chinidinici e digitalici; con i diuretici, come la furosemide; con la vincamina.
Accelerando il transito intestinale può inoltre influire negativamente sull’assorbimento di alcuni farmaci, per esempio la pillola anticoncezionale.
Bibliografia: