PASSIFLORA

PASSIFLORA

PASSIFLORA

Addio all’insonnia! Ci pensa la Passiflora

La passiflora è una pianta rampicante, perenne, ramificata. Con foglie lobate, alterne e lungamente picciuolate. I fiori, di 4-6 cm, sono caratteristici con cinque petali ed una corona di filamenti di colore rosso violaceo.

Nome Botanico: Passiflora incarnata

Sinonimi: Granadilla incarnata

Nomi internazionali: Eng: Passion flower; Fra: Fleur de la passion; Ger: Passionsblumen; Esp: Pasionaria lila

Etimologia: Il suo nome deriva dal latino “passio” che sta per “passione” e “flos” che significa “fiore”, nome che gli fu attribuito da alcuni missionari Gesuiti nel 1610 in quanto vedevano in alcune parti della pianta la rappresentazione della Passione di Cristo: il cerchio con i filamenti fiorali richiama la corona di spine di Gesù, i 3 stili rappresentano i chiodi utilizzati per la crocifissione, gli stami il martello, mentre i viticci le fruste che flagellarono Gesù e le foglie la lancia. Da qui deriva infatti il nome di uso comune Fiore della passione di Cristo.

Curiosità: Nel corso della Prima Guerra Mondiale la Passiflora veniva utilizzata come rimedio sedativo nervoso per l’ansia e l’angoscia date dalla guerra. Alle adeguate dosi, infatti, questa pianta induce un sonno ristoratore e un risveglio privo di stordimento.

Famiglia: Passifloraceae

Origini: Originaria delle zone tropicali e subtropicali del centro e del sud America.

Habitat: Oggi è presente anche nelle nostre regioni e in molti paesi a clima temperato-caldo.

Parti usate: Sommità

Tempo balsamico: Fine Primavera, Estate.

Profilo fitochimico: Flavonoidi (schaftoside, isoschaftoside, isovitexina-2’’-O-glucopiranoside, isoorientina-2’’-Oglucopiranoside): composti fenolici; alcaloidi armanici.

Forme farmaceutiche: Estratto Fluido; Estratto Glicolico; Estratto Secco tit. in vitexina >3,5%; Estratto Secco tit. in vitexina 0,5%; Passiflora sommità taglio tisana; Tintura Madre tit. alcol 65°.

Profilo farmacologico: Attività ansiolitica e sedativa nei disturbi del sonno. Attività spasmolitica del tratto gastrointestinale e genito-urinario.

Meccanismo d’azione: La droga della passiflora è rappresentata dalle parti aeree, dunque fusti e foglie, raccolte generalmente prima e durante la fioritura, quando il contenuto di principi attivi (soprattutto flavonoidi) è massimo. È ricca, inoltre, di benzoflavoni, glucosidi, alcaloidi indolici e olio essenziale. Insieme, tutte queste sostanze conferiscono alla passiflora un’azione calmante sul sistema nervoso centrale, in particolare sulla zona motoria del midollo spinale e sui centri del sonno.

Dosaggio: Estratto Secco nebulizzato: 77 mg per cps da 350 mg [Titolo in orientina>0.15%], 1-2 cps 1-3 volte al giorno; Tintura Madre: preparata dalla parte aerea fresca tit.alcol.65°, XXV gtt 3 volte al giorno oppure XL gtt la sera; Tisana: può essere abbinata a Tiglio, Rosolaccio, Melissa, Finocchio, Camomilla o Menta. Più tazze al giorno infuso al 2-3%; Estratto Secco standardizzato: titolato in flavonoidi, rappresenta la forma corretta per l´uso fitoterapico, 2 volte al giorno 200-300 mg a dose.

Controindicazioni: Sconsigliata durante la gravidanza e l’allattamento. Evitare nei bambini al di sotto dei 12 anni, in caso di ipersensibilità o allergie verso uno dei componenti e nei periodi pre-operatori. Non raccomandare in caso di aritmie cardiache o problemi di tiroide. Inoltre può alterare le capacità di guida e di utilizzo dei macchinari.

Avvertenze: Induce un sonno fisiologico senza causare sonnolenza di giorno, non ha effetti narcotici e non causa assuefazione. Può causare capogiri, confusione, difficoltà di coordinazione e nei movimenti, stato alterato di coscienza, nausea, vomito, sonnolenza eccessiva, tachicardia e aritmie.

Riferimenti F.U.: Passiflora fiore

Claim DM 10/08/2018: Rilassamento (sonno; in caso di stress); Benessere mentale; Regolare la motilità gastrointestinale ed eliminare i gas.

Associazioni: Artiglio del diavolo, Avena, Ballota, Biancospino, Camomilla matricaria, Cataria, Escolzia, Finocchio, Ginestrino, Iperico, Lattuga virosa, Luppolo, Meliloto, Melissa, Menta piperita, Olivo, Olmaria, Rosolaccio, Salice, Scordio, Tarassaco, Tiglio officinale, Valeriana officinale, Valeriana rossa, Zenzero.

Interazioni con Farmaci: Interagisce con i barbiturici, sedativi e alcuni antidepressivi, aumentando l’effetto sedativo e prolungando la durata del sonno. Inoltre influisce con anticoagulanti cumarinici, perché le cumarine contenute nella passiflora potrebbero incrementarne l’effetto e indurre sanguinamenti e con fitoterapici dall’effetto sedativo come la valeriana, la melissa o l’iperico, chiamato anche erba di San Giovanni; in questo caso può causare ipersonnia anziché l’effetto desiderato.

Bibliografia:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24140586/

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