BARBERIS ARISTATA
Barberis Aristata per un controllo della glicemia e iperlipemia nella sicurezza cardiovascolare
Caratteristiche della Pianta: La Barberis Aristata è un arbusto spinoso alto dai due ai tre metri. È una pianta legnosa di colore giallo bruno all’esterno e giallo vivo all’interno. I rami sono particolarmente spinosi, le spine sono collocate a tre all’altezza dei nodi. Le foglie, sono a gruppi di 5 o 8, lunghe circa 5 cm e larghe 2 cm. La pagina superiore è verde intenso mentre è verde chiaro sulla pagina inferiore. Pennate, coriacee, spinose, con numerose spine su tutto il bordo della foglia. I fiori giovani sono completi ed ermafroditi del diametro medio di 12,5 mm, organizzati in infiorescenze a racemo, sviluppate su un asse centrale. Il fiore è polisepalo con tre sepali grandi e tre sepali piccoli, stesso discorso vale per i petali che sono sempre tre grandi e tre piccoli, 6 in totale. Nella struttura maschile troviamo sei stami tra i 5 e i 6 mm, mentre la parte femminile, il gineceo, va dai 4 ai 5 mm, con ovaio largo e stilo corto. Il frutto, raccolto in grappoli, è una bacca carnosa, acida ma commestibile color rosso vivo.
PROFILO BOTANICO
Nome Botanico: Berberis aristata DC.
Sinonimi: Crespino indiano; Mara manjal (மரமஞ்சள்); Chutro; Sumba.
Nomi Internazionali: Inglese: Common Barbery; Francese: Épine vinette; Tedesco: Berzerizen; Spagnolo: Agracejo.
Etimologia: Il termine Berberis è la forma latinizzata proveniente dal sanscrito varvarata, ruvidezza. L’epiteto specifico aristata significa dotato di reste, da arista resta della spiga.
Curiosità: Una preparazione chiamata rasaunt viene preparata facendo bollire la corteccia delle radici e delle parti inferiori dei gambi in acqua. La soluzione viene quindi filtrata ed evaporata fino ad ottenere una massa semisolida, che è il rasaunt. Questo viene mescolato con burro e allume o con oppio e succo di lime.
Famiglia: Berberidaceae
Origini: Proveniente dall’Himalaya in India e Nepal. Si trova anche sui monti Nilgiri dell’India meridionale e nello Sri Lanka.
Habitat: Preferisce un terreno caldo umido argilloso e una leggera ombra, ma non è affatto esigente, riuscendo a terreni sottili, asciutti e poco profondi. Cresce bene su terreni argillosi pesanti.
PROFILO FARMACOLOGICO
Parti usate: corteccia, frutto, radice, gambo e legno
Tempo balsamico: Giugno, ottobre, fine primavera, inizio estate, autunno.
Profilo fitochimico: Barberis Aristata contiene principalmente alcaloidi isochinolinici; i principali alcaloidi identificati sono la berberina è un sale di ammonio quaternario del gruppo protoberberina degli alcaloidi isochinolinici, la berberrubina, la jatrorrizina, la ketoberberina, la palmatina, la diidropalmatina, la berbamina e la pakistanamine.
Forme Farmaceutiche: ES tit. Barberina 80%; TM. Profilo farmacologico: Alla Barberina sono attribuite proprietà ipoglicemiche e ipolipidemiche.
Meccanismo d’Azione: Effetto ipo-colesterolemizzante: la berberina aumenta l’attività ed il numero dei recettori epatici per le lipoproteine LDL facilitando la loro internalizzazione e, di conseguenza, il loro allontanamento dal sangue. Questa proprietà è particolarmente importante e utile per chi soffre di iper-colesteromia, che può essere dovuta anche a patologie endocrine.
Effetto ipoglicemizzante: la berberina ha un meccanismo d’azione anche sulla glicemia poiché è in grado di ridurre l’assorbimento del glucosio e di aumentare l’espressione del recettore dell’insulina (proprietà ipoglicemizzanti). In questo modo migliora la stabilità della glicemia, rendendola una perfetta terapia aggiuntiva ai trattamenti delle alterazioni metaboliche, come il diabete di tipo 2 caratterizzato da elevati livelli di zucchero nel sangue (glucosio), causati dalla resistenza all’insulina (ormone che provoca un calo di zucchero nel sangue) o dalla mancanza di insulina.
Dosaggio: TM 50gtt due volte al giorno lontano dai pasti; ES 500mg de volte al giorno.
Controindicazioni: Nell’insufficienza cardio respiratoria; ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
Avvertenze: A dosi elevate può interferire con il metabolismo della vitamina B.
Riferimenti F.U.: Nessun riferimento
Claim DM 10/08/2018: Cortex ex ramis: Funzione digestiva. Funzione epatica. Regolarità del transito intestinale. Funzionalità del sistema digerente. Regolare funzionalità dell’apparato cardiovascolare.
Associazioni: Cardo Mariano;
Interazioni con Farmaci: Farmaci analettici respiratori; glucosidi cardioattivi.
Bibliografia: