MELILOTO
MELILOTO OFFICINALIS per l’insufficienza veno-linfatica
Il MELILOTO, pianta erbacea da biennale a perenne con fusto eretto e molto ramificato, raggiunge altezze da 30 a 100cm. Le foglie: alterne e trifogliate. I fiori: piccoli, di colore giallo e riuniti in infiorescenze a racemo. Emanano un buon profumo, che ricorda la vaniglia. I frutti: piccoli legumi bruni e rugosi.
PROFILO BOTANICO
Nome Botanico: Melilotus officinalis L.
Sinonimi: Lupinella, Trifoglio cavallino, trifoglio miele.
Nomi Internazionali: Inglese: Melilot; Francese: Mélilot; Tedesco: Gelbe Steinklee; Spagnolo: Meliloto.
Etimologia: Dal greco μέλι “miele” e λωτός “loto”. Si tratta infatti di una delle piante spontanee più visitate dalle api per la produzione di miele.
Curiosità: Il Meliloto
Famiglia: Fabaceae
Origini: Pianta di origini euro-asiatiche oggi in Italia cresce in tutta la penisola fino ai 600 m, nei luoghi calcarei, ai bordi delle strade, nei campi e lungo i corsi d’acqua.
Habitat: Il Meliloto è una pianta che cresce nei campi soleggiati ed erbosi, lungo i sentieri, nelle zone ferroviarie, nelle cave, nelle crepe del terreno, sugli argini e nei siti di macerie. Ama terreni ricchi di basi, calcarei e moderatamente poveri di azoto.
PROFILO FARMACOLOGICO
Parti usate: Le sommità fiorite
Tempo balsamico: Si raccolgono in Primavera prima della completa fioritura della pianta.
Profilo fitochimico: I principali costituenti caratteristici sono derivati cumarinici, soprattutto Melitoside (acido cis-o-cumarinico ß-glucoside, approssimativamente 0,5%) che conduce per lattonizzazione alla Cumarina dopo idrolisi. Sono inoltre presenti: cumarina libera, 3,4-diidrocumarina (melilotina) scopoletina e umbelliferone.
Altri costituenti includono campferolo e glicosidi della quercetina; saponine triterpeniche a base di soiasapogenoli e metilotigenina; acidi fenolici principalmente acido metilotico (= acido o-diidrocumarico) e acido caffeico; composti volatili. Il Melitoside è in grado di aumentare la resistenza capillare e diminuire la permeabilità della parete vascolare.
Forme Farmaceutiche: ES tit 20% Cumarina; TM; EG; EF; TT.
Profilo farmacologico: Il Meliloto è considerato uno specifico sintomatologico dell’insufficienza veno-linfatica in grado di determinare un miglioramento del ritorno venoso e della circolazione linfatica.
Le indicazioni terapeutiche principali sono rappresentate da disturbi della circolazione venosa quali emorroidi, insufficienza venosa cronica, gambe dolorose e pesanti.
Meccanismo d’Azione: è stato dimostrato che le cumarine possiedono un potenziale anti piastrinico e vasodilatatorio. È interessante notare che il primo effetto può essere mediato dall’inibizione di vari percorsi che portano all’aggregazione piastrinica, i loro diversi effetti su tali percorsi sono dovuti a differenze strutturali tra le varie cumarine. Al contrario, il loro potenziale vasodilatatorio è collegato nella maggior parte dei casi all’inibizione degli aumenti della concentrazione di calcio intracellulare nelle cellule muscolari lisce vascolari e in diverse cumarine anche alla vasodilatazione mediata da NO.
Dosaggio: Estratto secco (titolato in cumarine minimo 20%): sino a 30mg di cumarina al giorno. Può essere utilizzato in creme rettali.
Infuso 1,5g per dose in acqua bollente. TM 40gtt 1-3 volte al giorno lontano dai pasti.
Controindicazioni: Controindicata in gravidanza ed in caso di assunzione di farmaci anticoagulanti. In rari casi sono state segnalate emicranie dopo l’uso interno.
Avvertenze: non risulta alcuna avvertenza di rilievo.
Riferimenti F.U.: Ph. Eur. 9°ed.
Claim DM 10/08/2018: Herba cum floribus: funzionalità della circolazione venosa (funzionalità plesso emorroidario).
Funzionalità del microcircolo. Drenaggio dei liquidi corporei.
Associazioni: Centella; Rusco; Vite rossa; Ippocastano; Amamelide.
Interazioni con Farmaci: l’uso interno può potenziare l’attività degli anticoagulanti.
Bibliografia: