IPERICO

IPERICO

IPERICO

IPERICO

L’Iperico da antidepressivo per via orale ad antisettico, antinfiammatorio e cicatrizzante per uso esterno.

L’Iperico è una pianta erbacea perenne alta fino ad 1 metro e con numerosi fusti ramificanti nella parte superiore. Le foglie: non molto grandi, opposte e senza picciolo. Sono caratterizzate dalla presenza di numerose ghiandole che si notano se si guardano le foglie in controluce, Fiori: di colore giallo oro e riuniti in infiorescenze a corimbo caratterizzati dalla presenza di numerosi puntini neri.

Nome Botanico: Hypericum perforatum

Sinonimi: Erba di San Giovanni

Nomi Internazionali: Inglese: St. John’s wort; Francese: Millepertuis; Tedesco: Johanniskräuter; Spagnolo: Hipérico, Hierba de San Juan

Etimologia: Dal greco “iper-eikon” che significa pianta che cresce sopra le vecchie statue, mentre “perforatum” si riferisce alla presenza di numerose ghiandole in tutta la pianta che hanno l’aspetto di piccoli fori.

Curiosità: Nel Medio Evo l’iperico veniva bruciato nelle case in cui si pensava si fosse insediato il diavolo, perché si credeva che i demoni odiassero l’Iperico a tal punto da non poterne sopportare la presenza neanche per un minuto.

Famiglia: Hypericaceae

Origini: Originaria dell’Europa centro settentrionale

Habitat: Cresce in particolare lungo le strade, nei prati e nelle radure dei boschi.

Parti usate: Fiori

Tempo balsamico: Giugno, luglio

Profilo fitochimico: Olio essenziale, chiamato olio rosso, contenente pinene e sesquiterpeni, un glucoside della pigmentazione rossa, l’ipercina, un glucoside flavonico, l’iperoside, tannini (8-9% in tutta la pianta e 16% nel fiore), carotene, vitamina C, acidi cloro genici e caffeico.

Meccanismo d’Azione: Perovic e Muller (1995) presentarono i risultati della loro ricerca su un estratto di Hypericum perforatum L.e dichiararono che esso causava un’inibizione del 50% dell’uptake di serotonina in sinaptosomi di ratto. La conclusione questa volta fu che l’attività antidepressiva fosse dovuta a un’inibizione dell’uptake serotoninico. L’iperforina, il più importante composto lipofilico dell’iperico, fu identificato come un potente inibitore di tale uptake, come anche della dopamina, della noradrenalina, del GABA e del L-glutammato, in preparazioni sinaptosomali (Chatterjee et al., 1998) e fu quindi ritenuto come il nuovo principio attivo in Hypericum perforatum. L’ipericina inibisce due enzimi responsabili della disattivazione di vari mediatori del sistema nervoso centrale: serotonina, dopamina, noradrenalina, inoltre aumenta la secrezione notturna di melatonina.

Forme Farmaceutiche:Estratto Fluido, Estratto Secco 0,3% Ipericina, Tintura Madre.

Profilo farmacologico: Le proprietà attribuite questa pianta sono numerose a seconda dell’applicazione per uso esterno o interno.

Per uso esterno è un ottimo cicatrizzante di ferite, è un valido rimedio per bruciature, eritemi solari, soprattutto quando è stato leso il tessuto nervoso, viene anche impiegato in caso di emorroidi e di contusioni.

Per uso interno spicca l’attività antidepressiva sedativa dovuta ai flavonoidi, come l´ipericina, la rutina, la quercetina e l´iperoside, sostanze presenti nell’estratto secco o nella tintura madre.

Dosaggio: La dose raccomandata di estratto secco di iperico nebulizzato e titolato in ipericina è di 300-900 mg per via orale in due dosi giornaliere di un preparato standardizzato di ipericina allo 0,2-0,3%, di iperforina all’1-4% o ambedue (di solito), 10-13 mg per kg di peso corporeo.

A livello topico, l’erba di San Giovanni si può usare sotto forma di olio. La preparazione è piuttosto semplice: occorre raccogliere i fiori della pianta (anche se il periodo di massima fioritura coincide con fine giugno, l’erba fiorisce per tutta l’estate) e riempire con essi un vasetto di vetro, quindi ricoprirli con olio di oliva, in cui lasciarli macerare per circa un mese. Durante questo periodo si vedrà come l’olio acquisisce rapidamente il caratteristico colore rosso carico.

Controindicazioni: L’iperico ha un’azione fotosensibilizzante della cute in soggetti con fototipo I e II. Può dare reazioni come arrossamento bruciore e prurito sulle zone esposte ai raggi UV. Per questo dopo l’eventuale assunzione, è consigliabile evitare di esporsi al sole o farlo utilizzando una protezione.

Riferimenti F.U.: Monografia inserita nel supplemento 7.8 della FARMACOPEA EUROPEA N°10.

Claim DM 10/08/2018: Normale tono dell’umore. Rilassamento e benessere mentale.

Associazioni: Assenzio, Melissa, Passiflora, Valeriana, Zenzero.

Avvertenze: È sconsigliata l’assunzione di Iperico contemporaneamente a terapie farmacologiche antidepressive e anticoncezionali, onde evitare l’interazione con esse.

Interazioni con Farmaci: L’iperico stimola alcuni enzimi che metabolizzano i farmaci per cui ne riduce il livello circolante. Inoltre ha un’azione che si somma a quella dei farmaci serotoninergici.

 

Bibliografia:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16160619/

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