CORIANDOLO

coriandolo

CORIANDOLO

Il CORIANDOLO: carminativoantispasmodico e stomachico

Il Coriandolo è una specie erbacea annuale o biennale, dall’odore sgradevole, con portamento cespitoso; presenta fusto eretto, ramificato alla sommità, con foglie basali picciolate e pennatosette, mentre quelle superiori con segmenti divisi in lancinie lineari. I fiori sono ad ombrella costituiti da 5 petali bianchi o rosei ineguali. I frutti sono diacheni aromatici e quando sono freschi, se schiacciati, emanano un odore fetido, che tuttavia perde nel momento della maturazione, diventando forte ed aromatico.

PROFILO BOTANICO

Nome Botanico: Coriandrum sativum L.

Sinonimi: Prezzemolo cinese, Erba cimicia, Cilantro, Curatù, Cilandrio, Culandro, Pitartola, Cogliandro, Cugghiandru

Nomi internazionali: Inglese Coriander, Chinese parsley; Francese Coriandre, Persil arabe; Tedesco Koriander; Spagnolo Cilantro

Etimologia: Il nome, deriva dal latino “Coriandrum”, la quale proviene dalla parola greca “Korios” che significa “cimice” seguita dalla parola “ander” che significa “somigliante”. Questo in riferimento all’odore che emanano le foglie, che assomiglia e sembra ricordare proprio quello della cimice.

Curiosità: L’uso del Coriandolo è documentato sia per scopi medicinali sia culinari: la pianta è citata nel papiro di Ebers (1550 a.C.) e nella Bibbia: “La mamma era come il seme del Coriandolo, bianca” (Esodo 16:31).

Famiglia: Apiaceae

Origini: Originario dei Paesi del Mediterraneo.

Habitat: Il coriandolo richiede un clima temperato e cresce meglio in terreni ben drenati e fertili.

PROFILO FARMACOLOGICO

Parti usate: Frutti (impropriamente chiamati semi)

Tempo balsamico: La maturazione dei frutti tra la fine di luglio e agosto.

Profilo fitochimico: Olio essenziale contiene: in prevalenza d-linalolo tra il 60-70% (terpene), l’aldeide decilica, acetato di linalile, geraniolo, l-borneolo, acido acetico e tracce di acido decilico, tannini e mucillagini; Lipidi: acido petroselinico, idroissicumarine (ombelliferone, scopoletolo), flavonoidi; derivati dell’acido idrossicinnamico: acido caffeico; triterpeni: coriandrinondiol

Forme farmaceutiche: Erba TT; TM; Olio Essenziale.

Profilo farmacologico: Azione carminativaantispasmodica e stomachica, è quindi un buon rimedio naturale contro coliche addominalidifficoltà digestive gonfiore.

Il coriandolo ha inoltre un effetto fungicida e antibatterico soprattutto contro l’Escherihia coli intestinale.

Trova ampio impiego in preparazioni lassative a base di piante antrachinoniche, Senna, Frangola, Cascara, Rabarbaro, per limitare gli spasmi colici.

Dosaggio: Tisana: due cucchiai di frutti in 200ml d’acqua come decotto, due-tre tazze al giorno; OE 2-3 gtt. su una zolleta di zucchero; TM 50gtt. In poca acqua.

Controindicazioni: In letteratura non vengono segnali effetti tossici alle dosi indicate, con l’eccezione a sensibilità individuale alla pianta. Prestare particolare attenzione in caso di allergia alle Asteraceae e alle Apiaceae (allergia crociata).

Avvertenze: LOlio essenziale ad alte dosi possono provocare ebrezza ed eccitazione con conseguente depressione.

Riferimenti FU: Fh. Eur. 9°ed.

Cleim DM 10/08/2018: Fructus: Funzione digestiva. Regolare motilità gastrointestinale ed eliminazione dei gas. Metabolismo dei carboidrati. Antiossidante.

Associazioni: Frangola, Senna, Idraste (correttivo dell’odore)

Interazioni con Farmaci: Farmaci neurostimolanti.

Bibliografia:

https://flavourjournal.biomedcentral.com/articles/10.1186/2044-7248-1-8

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24283351/

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